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Le coppie e i mediabili, due criteri imprescindibili.

La riflessione di questa settimana parte da una domanda, la quale porta in sé dei criteri di
differenziazione importanti. I due criteri principali sono “le coppie” e “mediabili”.
Partendo dal termine coppie è importante fare una ulteriore distinzione tra il livello
individuale/soggettivo ed il livello emotivo- relazionale che si “incontrano/scontrano” nella
coppia. Il livello individuale/soggettivo è ciò che attiene alle caratteristiche personali e
personologiche di un individuo. A questo livello fanno riferimento le capacità riflessive, di
autocritica, la consapevolezza relativa a limiti/fragilità e punti di forza del sé e tante altre
caratteristiche.
Vi è poi il livello emotivo-relazionale che si manifesta nel momento in cui entriamo in
relazione in modo significativo con un\’altra persona. Il livello individuale/soggettivo diventa
più complesso perche accanto alle caratteristiche personologiche si manifesta tutto ciò che
l’altra persona provoca in se stessi e conseguentemente nella relazione. Alcune caratteristiche
individuali vengono sedate ed altre invece esaltate a seconda della storia relazionale che
ognuno porta dentro di sé.
Il tipo di relazione che due individui manifestano diventa oggetto della mediazione e non
tanto le caratteristiche individuali/soggettive degli attori della relazione stessa.

Questa premessa diventa importante, poiché i presupposti per un percorso di mediazione sulla
coppia deve tenere in considerazione prima di tutto il tipo di relazione e l’eventuale grado di
conflitto nella stessa, oltre alle caratteristiche dei singoli.

Il secondo criterio è “mediabili”, ovvero la capacità dei singoli di lasciare alcune posizioni per
trovare un punto d’incontro comune. La possibilità di mediare si verifica se entrambi gli
individui sono in grado di fare questa “operazione” su di sé e poi nella relazione di coppia. Se
una delle due parti non riesce ad accedere a questo livello, ovvero non si verifica la presenza
di alcune caratteristiche individuali come la capacità riflessiva o di autocritica, la mediazione
non è applicabile.
Conseguentemente alcuni individui che potrebbero avere tutte le caratteristiche per poter
fare un lavoro su di sé, risultano impossibilitati ad accedere ad un lavoro di mediazione
perché la modalità relazionale di coppia che presentano non lascia margini d’intervento.

A fronte di tali considerazioni possiamo rispondere che no, non tutte le coppie sono mediabili.

PSICOLOGA/PSICOTERAPEUTA

DR.SSA SILVIA BIANCHI

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