Social skill o abilità sociali, riguardano noi tutti.
Siamo sicure che questo sia un argomento che ci riguarda tutti, ma di cui spesso non ci rendiamo conto: le social skills, o abilità sociali. Parliamo di quella serie di competenze che ci aiutano a interagire con gli altri, a fare amicizia e a costruire relazioni significative.
Queste includono la comunicazione verbale e non verbale, l’empatia, l’ascolto attivo e la capacità di stare e lavorare in relazione con gli altri.
Avere buone abilità sociali è fondamentale per costruire relazioni positive e per il proprio benessere in vari ambiti della vita, come nel lavoro, a scuola e nelle amicizie.
D’altra parte, l’ansia sociale è una condizione in cui una persona prova una forte paura o preoccupazione nelle situazioni sociali. Chi soffre di ansia sociale può temere di essere giudicato o di fare brutta figura, il che può rendere difficile partecipare a eventi sociali o anche semplicemente interagire con gli altri. Questa ansia può influenzare negativamente le abilità sociali, poiché la paura di essere inadeguati può portare a evitare situazioni sociali.
È importante sapere che le abilità sociali possono essere apprese e migliorate nel tempo, e ci sono anche strategie e terapie disponibili per affrontare l’ansia sociale. Ma vediamo meglio di cosa si tratta quando parliamo di abilità sociali e cosa può sperimentare chi è in difficoltà in questa area così importante della vita relazionale.
Cosa sono le social skill?
Le social skills sono le abilità che utilizziamo quando parliamo, ascoltiamo, collaboriamo e ci relazioniamo con le persone, permettendoci di interagire efficacemente e armoniosamente con gli altri.
Possono includere una vasta gamma di comportamenti e atteggiamenti:
- Comunicazione: saper esprimere le proprie idee in modo chiaro e ascoltare attivamente gli altri.
Una delle competenze sociali più importanti è infatti la comunicazione efficace. Questa non riguarda solo il parlare, ma anche l’ascolto attivo (non solo sentire!), la comprensione e la capacità di esprimere i propri pensieri e sentimenti in modo chiaro e rispettoso. La comunicazione efficace è essenziale per costruire e mantenere relazioni positive.
Esempio pratico: durante una riunione di lavoro o un lavoro di gruppo a scuola, ascoltare attentamente i colleghi o compagni senza interrompere, fare domande per chiarire i punti discussi e riassumere ciò che è stato detto per assicurarsi di aver compreso correttamente.
- Empatia: capire e condividere i sentimenti degli altri, mettersi nei loro panni.
L’empatia è la capacità di comprendere e condividere i sentimenti delle persone con cui entriamo in relazione. Essere empatici significa essere in grado di mettersi nei panni degli altri, riconoscere le loro emozioni e rispondere in modo appropriato. Questa competenza è cruciale per creare connessioni autentiche e per risolvere conflitti in modo costruttivo. Essere empatici non significa farci travolgere o diventare responsabili dei problemi altrui, ma saper sentire l’altro mantenendo la giusta distanza.
Esempio pratico: se un amico è triste per un problema personale, mostrare comprensione dicendo: “Capisco quanto possa essere difficile per te. Sono qui per ascoltarti se vuoi parlarne.”
- Risoluzione dei Conflitti: saper risolvere momenti di rabbia, litigi ed incomprensioni.
La risoluzione dei conflitti è una competenza che permette di affrontare e risolvere disaccordi in modo pacifico e costruttivo. Questa abilità include la capacità di ascoltare l’altra persona o le persone nel gruppo, di identificare le cause del conflitto e di trovare soluzioni che siano accettabili per tutti.
Esempio pratico: in caso di disaccordo tra colleghi, organizzare una riunione per discutere apertamente le preoccupazioni di ciascuno, cercare punti in comune e proporre soluzioni che soddisfino entrambe le parti. La negoziazione può essere un’opportunità.
- Assertività: esprimere le proprie opinioni e bisogni in modo rispettoso, senza essere né troppo timidi né aggressivi.
L’assertività è una competenza comunicativa che consente a una persona di esprimere i propri pensieri, sentimenti e bisogni in modo chiaro e diretto, rispettando al contempo i diritti e le opinioni degli altri. Essere assertivi significa saper affermare le proprie con fermezza.
Esempio pratico: durante un lavoro di gruppo, immaginiamo che un collega stia proponendo un’idea con cui non siamo d’accordo. Invece di rimanere in silenzio o di rispondere in modo aggressivo, possiamo esprimere il nostro punto di vista in modo assertivo dicendo: “Apprezzo il tuo punto di vista e lo capisco. Però, ho una prospettiva diversa che vorrei ascoltassi. Penso che potremmo considerare anche questa opzione perché potrebbe portare a risultati migliori per il nostro progetto”
- Intelligenza Emotiva: la capacità di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni e quelle degli altri.
Questa competenza è fondamentale per costruire relazioni sane e per navigare le sfide sociali con soddisfazione.
Esempio pratico: riconoscere quando si è stressati e prendere una pausa per calmarsi prima di rispondere ad una e-mail difficile, evitando così una reazione impulsiva che potrebbe peggiorare la situazione.
- Lavoro di squadra: collaborare con gli altri per raggiungere un obiettivo comune.
La capacità di lavorare bene con gli altri è un’altra competenza sociale chiave. La collaborazione implica la capacità di lavorare in gruppo, di condividere idee e di contribuire al raggiungimento di obiettivi comuni. Una buona collaborazione richiede anche la capacità di gestire i conflitti e di negoziare soluzioni che soddisfino tutte le parti coinvolte.
Esempio pratico: in un progetto di gruppo, suddividere equamente i compiti tra i membri del gruppo, valorizzando le capacità di ognuno, ascoltare le opinioni di tutti e trovare un compromesso quando ci sono divergenze di opinioni.
Scopri una delle nostre aree di intervento:
Perchè dobbiamo impegnarci a migliorarci?
Immaginiamo di essere a una festa. Se si hanno buone social skills, sarà più facile avvicinarsi a qualcuno, iniziare una conversazione e magari fare nuove amicizie. Le abilità sociali non solo rendono le interazioni più piacevoli, ma sono anche fondamentali nel mondo scolastico e lavorativo. Saper comunicare bene con compagni e colleghi, gestire i conflitti e lavorare in gruppo può fare la differenza tra un progetto soddisfacente non solo dal punto di vista prestazionale ma anche per come viene presentato. Vale la pena stare in relazione!
Ansia Sociale: comprendere e affrontare questa sfida
L’ansia sociale, o fobia sociale, è una forma di ansia caratterizzata da una paura intensa e persistente di essere giudicati o criticati dagli altri in situazioni sociali. Questo può includere eventi come parlare in pubblico, partecipare a feste o anche semplicemente interagire con compagni di scuola, colleghi o sconosciuti.
Le persone con ansia sociale possono temere di fare brutte figure o di essere rifiutate, il che può portare ad evitare situazioni sociali del tutto.
I criteri per la diagnosi di ansia sociale includono:
- Paura marcata e persistente di una o più situazioni sociali o prestazionali in cui si è esposti a persone non familiari o al possibile giudizio degli altri.
- Evitamento delle situazioni sociali o sopportazione delle stesse con intensa ansia o disagio.
- Sintomi fisici possono variare da persona a persona, ma alcuni dei più comuni includono:
– Palpitazioni: il cuore che batte forte quando si è in situazioni sociali;
– Sudorazione: sentirsi sudati o a disagio, anche in ambienti freschi;
– Tremori: le mani o le gambe possono tremare involontariamente;
– Difficoltà a parlare: sentirsi bloccati o incapaci di esprimere le proprie idee. - Pensieri negativi e preoccupazioni costanti su come gli altri ci percepiscono.
Perché si sviluppa l’Ansia Sociale?
Le cause dell’ansia sociale possono essere diverse. Alcuni studi suggeriscono che fattori genetici, esperienze passate di natura traumatica (come il bullismo o l’esclusione sociale, il Covid ha amplificato questa difficoltà!) e la personalità possono contribuire a sviluppare questa condizione. Ad esempio, le persone più timide o introverse possono essere più sensibili all’ansia sociale. Ma attenzione timidezza ed ansia sociale non sono la stessa cosa! Si può essere timidi senza provare ansia sociale.
Come Affrontare l’Ansia Sociale
Se ci si riconosce in quanto detto finora, è importante sapere che ci sono diverse strategie che possono aiutare a gestire l’ansia sociale:
1. Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale (CBT): questa forma di terapia è molto efficace per l’ansia sociale. Aiuta a identificare e modificare i pensieri negativi e a sviluppare abilità sociali.
2. Tecniche di Rilassamento: pratiche come la mindfulness, la meditazione, la respirazione profonda e lo yoga possono aiutarti a ridurre l’ansia e a sentirti più calmo nelle situazioni sociali.
3. Esporsi gradualmente: iniziare con situazioni sociali più piccole e meno intimidatorie può aiutare a costruire fiducia in se stessi. Ad esempio, provare a partecipare a un evento con un amico fidato.
4. Supporto Sociale: parlarne con amici o familiari può fare una grande differenza. A volte, semplicemente condividere le proprie paure può alleviare il peso dell’ansia.
5. Considerare il Supporto Professionale: se l’ansia sociale interferisse significativamente con la propria vita quotidiana, è importante consultare un professionista come uno psicologo, psicoterapeuta o psichiatra.
6. Gruppi di Social Skills: sono piccoli gruppi guidati da specialisti in cui bambini, ragazzi o adulti possono meglio comprendere le proprie caratteristiche e apprendere in un piccolo gruppo, di persone che hanno difficoltà simili, nuove strategie ed abilità per viversi le relazioni sociali con maggiore sicurezza.
Tiriamo le fila insieme
L’ansia sociale può sembrare opprimente, ma è importante ricordare che non si è soli e che ci sono modi per affrontarla.
Se senti il bisogno di voler migliorare le tue abilità sociali, noi possiamo aiutarti, perchè è un processo che richiede tempo e pratica, ma è assolutamente possibile iniziare con alcuni suggerimenti di quanto si può fare anche da soli:
1. Praticare l’ascolto attivo: quando si parla con qualcuno, fare domande e mostrare interesse per ciò che dice. Questo aiuta a costruire una connessione con l’altra persona, che ci percepirà come più coinvolti nella conversazione.
2. Osservare gli altri: prestare attenzione a come le persone intorno a noi interagiscono. Cosa funziona? Cosa non funziona? Imparare dagli altri può dare spunti utili.
3. Non avere paura di sbagliare: tutti commettiamo errori nelle interazioni sociali. L’importante è imparare da essi e non lasciarsi scoraggiare.
4. Essere sé stessi: non cercare di essere qualcun altro. La genuinità avvicina e aiuta a costruire relazioni autentiche.
Le social skills sono una competenza che tutti possiamo sviluppare. Non solo ci aiutano a connetterci meglio con gli altri, ma rendono anche la vita quotidiana più ricca e soddisfacente. Quindi, la prossima volta che ci troviamo in una situazione sociale, ricordiamoci che ognuno di noi è predisposto alle relazioni, abbiamo una dotazione genetica, necessaria alla sopravvivenza, dentro di noi che ci porta a cercare l’altro!
Non dobbiamo farci bloccare dalla paura e possiamo imparare a sentirci sicuri nelle situazioni sociali.
Qui troverai tutte le informazioni.
“Le credenze personali sulle proprie capacità hanno un grande effetto sulle capacità stesse.”

PSICOTERAPEUTA
Dr.ssa Debora Manfredi