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Il bambino al primo posto: come sviluppare nei figli la resilienza necessaria a superare la separazione dei genitori.

Come le coppie affrontano una separazione ed un divorzio, gli accordi che prendono,  la qualità delle loro relazioni, il modo in cui continueranno a fare i genitori, determinerà  il come i figli elaboreranno questo evento.

Se i figli riusciranno ad utilizzare le loro risorse per superarlo e continuare nei normali compiti evolutivi propri della loro età dipende dagli adulti e non dai bambini.

E’ quindi davvero fondamentale per i coniugi avere bene in mente  cosa fare e il come farlo in un momento estremamente drammatico della propria vita. Ci si trova alla fine di una relazione, il mondo pare cadere addosso, le sensazioni di impotenza, fallimento e di rabbia sono molto elevate. Eppure, nonostante la prostrazione personale, i genitori sono chiamati a mettere avanti alle proprie le esigenze e  bisogni dei propri bambini, se vogliono che anche loro possano superare l’incertezza e il dolore in cui si trovano. Non è facile capire quale sia la cosa giusta da fare in un momento così critico e denso, ma è fondamentale fare la cosa giusta, o comunque la meno sbagliata. Un aiuto esterno che li accompagni e possa supportare i genitori a rimanere a fuoco rispetto alla propria funzione genitoriale può diventare un aiuto davvero prezioso.

In alcuni momenti molto faticosi è difficile gestire la situazione da soli. Anche un buon genitore può perdere le sue capacità, perché le emozioni possono essere soverchianti e può essere difficile non farsi dirigere nei propri comportamenti dal dolore, dalla rabbia, dalla paura. I genitori si trovano in grande difficoltà, perché sono chiamati a risolvere molti problemi ed ad affrontare grandi cambiamenti: ci sono le questioni legali, quelle economiche, quelle logistiche, e sopratutto quelle emotive, proprie e dei propri figli.  La rabbia da gestire, i sensi di colpa, il lutto da elaborare,il vedere i propri figli stare male, l’imparare ad essere genitori single, il rinegoziare le relazioni con amici e parenti.  Tutto questo avviene tutto assieme, a volte improvvisamente, e naturalmente per affrontare tutte queste fatiche ci vuole tempo. Si fanno errori, a volte si hanno reazioni esplosive impreviste  di cui ci si pente, a volte si cede allo sconforto.

Anche i bambini devono affrontare questa faticosa transizione, anche loro sono spaventati, arrabbiati e pieni di dolore. Le loro reazioni possono essere di diversa natura, ma di sicuro avere dei genitori vicini che li accompagnano, li rassicurano, non li coinvolgono nel loro conflitto e rimangono collaborativi fra loro, aiuterà enormemente a superare questo doloroso e difficile momento.

Nelle coppie che si separano, spesso la relazione tra gli ex coniugi è dominata da rabbia, rancore, indifferenza. Il dolore provato a volte viene riversato sui bambini, vittime involontarie, che si trovano al centro dei conflitti genitoriali, usati come arma, o per colmare un vuoto.  Può diventare difficile, per uno o per entrambi i genitori, mettere i figli prima del proprio risentimento e del proprio dolore. I figli hanno diritto di essere bambini e rimanere tali e a non assumere ruoli che non gli competono.I genitori amano i proprio figli, ma sono anche persone umane e talvolta non riescono a mettere al centro il benessere dei  bambini perché annebbiati dalle proprie emozioni negative verso l’ex coniuge.

Un percorso che riporti alla luce o che rafforzi le competenze genitoriali durante una separazione faticosa può essere una fondamentale occasione per superare in modo positivo il trauma della fine di un matrimonio. Uno spazio neutro che provi ad accompagnare gli ex coniugi ad assumersi le proprie responsabilità di adulti, a mettere da parte la propria conflittualità e ricontrattare la loro relazione in termini positivi, non più come marito e moglie ma come genitori collaborativi. Certamente questo lavoro richiede uno sforzo, a volte enorme.  Mettere i bambini come priorità è uno sforzo però che viene ampiamente premiato, perché permetterà ai figli di superare la ferita della separazione, perché una ferita se curata, può rimarginarsi, e non fare più male, seppure la cicatrice resti. Un divorzio non è per forza una condanna per i figli, perché se un matrimonio è andato male un divorzio può andare bene.  L’amore dei genitori verso i figli è la miglior cura per poter affrontare le avversità che la vita  riserva e far crescere figli resilienti.

PSICOLOGA/PSICOTERAPEUTA

dr.ssa VALENTINA BENVENUTI

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