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VIVERE AL MEGLIO CON L’ADHD DA ADULTO: DEFINIZIONE, STRATEGIE E INDICAZIONI PRATICHE

Gli adulti con ADHD affrontano sfide uniche che influenzano vari aspetti della loro vita, tra cui lavoro, relazioni e benessere emotivo.

L’ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder), noto anche come Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività, è classificato come uno dei Disturbi del Neurosviluppo secondo il DSM-5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, quinta edizione). Questo gruppo di condizioni si manifesta durante il periodo dello sviluppo e si caratterizza per deficit che compromettono il funzionamento personale, sociale, scolastico o lavorativo.

Sebbene comunemente associato all’infanzia, l’ADHD può persistere anche in età adulta e sempre pi adulti decidono di affrontare un iter diagnostico per comprendere meglio cosa accade loro.

Cosa significa vivere con l'ADHD da adulto?

L’ADHD è un disturbo neurobiologico caratterizzato da sintomi non adeguati all’età di sviluppo del soggetto, di:
  • inattenzione, 
  • iperattività,
  • impulsività.
Negli adulti, questi sintomi possono manifestarsi in modi diversi rispetto ai bambini.

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Approfondiamoli meglio con qualche esempio:

       1. Inattenzione:

● difficoltà a mantenere l’attenzione su compiti o attività;
● facile distrazione da stimoli esterni o interni;
● tendenza a procrastinare e a non completare i compiti;
● perdita frequente di oggetti necessari per le attività quotidiane (chiavi, telefoni, documenti).
 

       2. Iperattività:

● sensazione di irrequietezza interna, come un motore sempre in funzione;
● difficoltà a rimanere seduti per lunghi periodi;
● tendenza a parlare in modo eccessivo o a sentirsi costantemente in movimento;
● difficoltà a rilassarsi o a partecipare ad attività tranquille.
 

       3. Impulsività:

interrompere gli altri durante le conversazioni;
difficoltà a rispettare i propri turni;
prendere decisioni affrettate senza considerare le conseguenze a lungo termine;
● reazioni emotive intense e difficoltà a gestire la frustrazione.

Il percorso per una diagnosi accurata

La diagnosi dell’ADHD negli adulti può essere complessa poiché i sintomi possono sovrapporsi ad altre condizioni psicologiche come ansia, depressione e disturbi dell’umore. Un approccio diagnostico accurato come quello che noi svolgiamo richiede una valutazione completa che spesso include:

anamnesi dettagliata: raccolta di informazioni sulla storia personale e familiare del paziente;
● valutazione dei sintomi: attuali e del loro impatto sulla vita quotidiana;
esame della storia scolastica e lavorativa: per identificare segni di ADHD durante l’infanzia;
valutazioni cliniche: utilizzo di questionari standardizzati e interviste cliniche strutturate, come il DIVA (Diagnostic Interview for ADHD in adults), per identificare sintomi specifici ed escludere altre condizioni simili;

coinvolgimento dei familiari: per raccogliere osservazioni su come i sintomi si manifestano in vari contesti (lavoro, casa, relazioni).

Uno studio condotto da Kessler et al. (2006) ha dimostrato che l’ADHD non trattato negli adulti può portare a una maggiore suscettibilità a disturbi dell’umore, ansia e problemi di abuso di sostanze. Pertanto, una diagnosi accurata e tempestiva è cruciale per prevenire complicazioni a lungo termine.

Comorbilità con altri disturbi

L’ADHD negli adulti spesso coesiste con altre condizioni psicologiche, complicando ulteriormente il quadro clinico e la gestione del disturbo. La comorbilità può includere:

disturbi dell’umore: depressione e disturbo bipolare sono comuni tra gli adulti con ADHD, aggravando i sintomi depressivi e complicando il trattamento;
disturbi d’ansia: molti adulti con ADHD soffrono anche di disturbi d’ansia come il disturbo d’ansia generalizzata e le fobie sociali, amplificando i sintomi dell’ADHD e viceversa;
disturbo Oppositivo Provocatorio (DOP) e Disturbi della Condotta: sebbene più comuni durante l’infanzia, questi disturbi possono persistere o evolversi in disturbi di personalità antisociale negli adulti, richiedendo un approccio integrato alla gestione dell’ADHD;
disturbi da uso di sostanze: gli adulti con ADHD hanno un rischio maggiore di sviluppare dipendenze da sostanze come alcol e droghe, che possono essere usate come tentativo di autogestione dei sintomi dell’ADHD ma portare a peggiorare la salute mentale generale;
disturbi di personalità: gli adulti con ADHD possono manifestare tratti di disturbi di personalità, specialmente il disturbo borderline di personalità, complicando ulteriormente il quadro clinico dell’ADHD.

Il trattamento dell’ADHD negli adulti

Il trattamento dell’ADHD negli adulti è multifattoriale e può includere una combinazione di interventi farmacologici, psicologici e comportamentali, che chi come noi lavora con il metodo integrato deve avere in mente:

● farmaci: per molti adulti con ADHD, il supporto farmacologico è cruciale per migliorare la qualità della vita e facilitare la gestione quotidiana. I farmaci stimolanti come il Ritalin e i non stimolanti come alcuni antidepressivi sono progettati per migliorare l’attenzione, ridurre l’impulsività e moderare l’iperattività;

terapia psicologica: la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è efficace nel trattare molti sintomi dell’ADHD, aiutando gli adulti a sviluppare strategie per gestire i sintomi, migliorare l’organizzazione e affrontare le sfide emotive. La terapia dialettico-comportamentale (DBT) può essere utile per gestire le emozioni intense e migliorare la regolazione emotiva;

interventi comportamentali e organizzativi: l’uso di tecniche di gestione del tempo, come agende e liste di controllo, può aiutare gli adulti con ADHD a mantenere l’organizzazione e rispettare le scadenze. Modifiche ambientali, come ridurre le distrazioni, possono migliorare la concentrazione e la produttività;

supporto sociale e coaching: il coaching specializzato può assistere nella gestione del tempo, nella pianificazione e nel raggiungimento degli obiettivi personali e professionali anche partecipando a gruppi di supporto per adulti con ADHD, può offrire un senso di comunità e l’opportunità di condividere esperienze e strategie di coping.

Quali strategie per far fronte all’impatto dell’ADHD nella vita

L’ADHD può influenzare diversi aspetti della vita di un adulto, ma con le giuste strategie e supporto, è possibile mitigare questi effetti:

carriera e lavoro: gli adulti con ADHD possono avere difficoltà a mantenere la concentrazione e l’organizzazione sul lavoro, ma adattamenti come la suddivisione dei compiti possono migliorare la produttività. Lavorare in ambienti che valorizzano la creatività e l’innovazione può sfruttare positivamente le caratteristiche dell’ADHD;
relazioni interpersonali: le interruzioni durante le conversazioni e la difficoltà a mantenere l’attenzione possono influenzare le relazioni personali. La terapia di coppia può aiutare a gestire queste sfide specifiche;
vita domestica e gestione della casa: l’organizzazione visiva e l’implementazione di routine possono aiutare gli adulti con ADHD a mantenere una casa ordinata. Coinvolgere i familiari nella gestione delle attività domestiche può migliorare la cooperazione e ridurre il carico;
benessere personale: la terapia e il coaching possono aiutare gli adulti con ADHD a sviluppare una visione più positiva di sé stessi e delle proprie capacità. Tecniche di mindfulness, meditazione e attività fisica regolare possono migliorare la concentrazione, gestire l’impulsività e ridurre lo stress.
 

L’ADHD negli adulti è una condizione complessa che richiede un approccio integrato nella diagnosi e nel trattamento. La comorbilità con altri disturbi psicologici sottolinea l’importanza di un’accurata valutazione e di un supporto personalizzato. Con una gestione efficace, che coinvolge il paziente, i professionisti della salute mentale e il supporto sociale, gli adulti con ADHD possono migliorare significativamente la loro qualità di vita.

In conclusione, se sospetti di avere l’ADHD o conosci qualcuno che potrebbe averlo, consultaci per una valutazione e un supporto adeguato.

Non tardare a chiedere aiuto. Raccontaci dove sei, dove vuoi andare, dove hai perso il sentiero. Ti accompagniamo noi: ora, sei in equipe!

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