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COME FARSI ASCOLTARE DAI PROPRI FIGLI

Impariamo a distinguere tra persona e comportamento con il Metodo Gordon©.

Il buon andamento della relazione genitori e figli, come tutte le relazioni, si basa sostanzialmente sul capire e farsi capire. Quando non ci sentiamo ascoltati e capiti ci arrabbiamo, siamo sconfortati, ci attribuiamo colpe a vicenda. Per quanto quella tra un genitore e un figlio sia una relazione intima e affettuosa, l’errore in cui si ricade spesso è pensare che questo basti per comprendersi. Oggi vediamo come comunicare distinguendo tra persona e comportamento utilizzando alcuni strumenti del Metodo Gordon©.

Il metodo Gordon: che cos'è e come rende efficaci le relazioni.

Lo psicologo americano Thomas Gordon (11 marzo 1918 – 26 agosto 2002), ampiamente riconosciuto come pioniere nell’insegnamento delle abilità comunicative e dei metodi di risoluzione dei conflitti, ha sviluppato i programmi Effectiveness Training, in Italia conosciuti come i programmi Genitori Efficaci, Persone Efficaci, Insegnanti Efficaci, Leader Efficaci e Giovani Efficaci.
I suoi libri sono stati pubblicati in oltre 32 lingue e oltre 7 milioni di copie sono state vendute in tutto il mondo. Per il valore della sua opera e per aver dedicato tutta la sua vita a proporre modelli comunicativi che potessero migliorare e rendere positive le relazioni tra le persone Thomas Gordon è stato nominato tre volte per il Premio Nobel per la Pace nel 1997, 1998 e nel 1999. 

ll programma Genitori Efficaci, che ha introdotto nel 1962, è il primo programma di formazione per genitori ed è stato insegnato a oltre un milione di persone in più di 50 paesi in tutto il mondo. Nei training Gordon si imparano alcune importantissime abilità comunicative quali ascoltare e farsi capire, formulare richieste in modo efficace, aiutare l’altro in difficoltà, gestire i conflitti.

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Il nostro corso basato sul Metodo Gordon© per rendere efficace la comunicazione con i tuoi figli.

Il metodo Gordon e la Finestra Percettiva: cosa vedi dalla tua finestra?

Immaginate di guardare da una finestra e vedere i vostri figli, cosa vedete?
Pensate a qualcosa dei vostri figli che vi dà fastidio, cosa vi viene in mente?

Quando guardiamo le altre persone ciò che vediamo dell’altro sono i suoi comportamenti, i suoi atteggiamenti. A questi reagiamo emotivamente. Alcuni di essi ci urtano, ci danno fastidio, ci fanno arrabbiare, in qualche misura sono per noi inaccettabili. L’errore che spesso facciamo, soprattutto nelle relazioni più importanti e intime è definire l’altro a partire da quei comportamenti. Ecco che l’altro diventa per noi irrispettoso, maleducato, disordinato, menefreghista, svogliato, egoista ecc. Ma se pensiamo questo è perché in fondo l’altro ha fatto o sta facendo qualcosa che impatta negativamente su di noi, quindi vorremmo che ci ascoltasse, che ci capisse e cambiasse quel comportamento. Se accusiamo o sgridiamo otteniamo l’effetto opposto.

Uno dei principali problemi nelle relazioni familiari è proprio dato dal fatto che comunichiamo con i figli utilizzando di fatto queste forme di giudizio accusatorie ad esempio: “Sei sempre disordinato!” che scatenando una reazione difensiva, di fatto perpetuano l’incomprensione. È questo il motivo per cui in famiglia spessissimo si discute sempre sulle stesse cose, i genitori sono esausti e i figli non li sopportano più, in conclusione nessuno si sente capito

La Finestra Percettiva è uno strumento alla base del Metodo Gordon per le relazioni efficaci. Si tratta di immaginare che i nostri occhi e le nostre orecchie siano delle finestre attraverso le quali vediamo e ascoltiamo gli altri. Possiamo quindi chiederci “Cosa vedo dell’altro?” Ciò che vediamo o ascoltiamo è il suo comportamento ma “Come reagisco io a quel comportamento? Come mi fa sentire?”.
L’etichetta che poniamo sull’altro (come lo definiamo) è una sintesi tra ciò che vediamo (il comportamento) e l’idea che noi abbiamo di quel comportamento o la valutazione che ne facciamo (accettabile/inaccettabile).
Ad esempio, io non vedo una persona disordinata, io vedo le scarpe in salotto e penso che mio figlio le abbia lasciate lì perché è disordinato. Imparare a distinguere tra Persona e Comportamento è un primo passo per iniziare a comunicare evitando accuse, giudizi, rimproveri e tutto quello che rappresenta un ostacolo alla comprensione reciproca. C’è una sostanziale differenza tra dire: “Metti a posto le scarpe, non le posso più vedere in giro!” e “Le scarpe in salotto mi danno fastidio perché ci tengo all’ordine”.
La sostanziale differenza sta nel rispetto.
Ordinando, sgridando, accusando, manchiamo di rispetto e non possiamo che aspettarci una reazione di difesa o di opposizione. Da qui lo scontro e la gara a chi ha ragione e a chi la spunterà. Imparare a comunicare in termini di comportamento ci aiuta a evitare giudizi e accuse, evitando di entrare subito in scontro quando, invece, vorremmo solo essere ascoltati.
Durante il training Genitori Efficaci utilizzeremo la Finestra percettiva o Rettangolo del Comportamento, del Metodo Gordon© per le relazioni efficaci: qui troverai tutte le date del nostro corso.

“È questo il punto critico in ogni rapporto:
come viene risolto il conflitto, non la quantità di conflitti che insorgono”

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