Devo chiedere scusa!! Sì, chiedo scusa perché, secondo me, è importante che faccia un’altra premessa. No, no non reagite così!! Così come se vi steste già stancando delle precisazioni!! Ma non posso proprio dare per scontato il fatto che i ricercatori come M. Mahler si sono mossi con tanta curiosità per capire LA RELAZIONE, ripeto LA RELAZIONE tra madre e bambino fin da prima che il piccolo nasca!!!
Non so se riesco a far capire l’importanza di questa precisazione ma ad un certo punto della storia della psicologia non solo era oggetto di studio ciò che avveniva nelle persone (nei loro pensieri e nel loro mondo emotivo) ma anche e forse soprattutto ciò che avveniva TRA LE PERSONE! Ovvero ciò che accade quando i pensieri, le parole ma tanto, ma proprio tanto e più velocemente le emozioni di due o più persone si incontrano!! Ci sono volute menti piene di passione per l’osservazione, piene di acume per dare un senso a ciò che si osservava, ma soprattutto persone che hanno molto desiderato comprendere la natura del funzionamento umano. Come se davanti ad una bellissima macchina, senza istruzioni per l’uso, si dovesse iniziare a capire perché quando si infila la chiave nello spazio predisposto, questa si mette in moto. Con gli esseri umani, non è così scontato comprenderlo, perché non è che possiamo andare dal nostro meccanico di fiducia così come facciamo per la nostra auto!!
Inoltre l’oggetto dell’osservazione scientifica diventa sempre di più qualcosa che non si vede! Non so come la pensiate voi, ma secondo me bisogna avere un gran coraggio per iniziare ad interessarsi a qualcosa che non solo non si vede, ma anche non si tocca!!! Intendo vedere e toccare concretamente, così come si tocca e si vede la penna che sta sulla mia scrivania!!
Uso tanti punti esclamativi perché desideravo trasmettervi la sorpresa, ma anche il fascino di quella che definirei un’avventura oltre che un’interessantissimo percorso scientifico.
Adesso ho un problema! Si, un problema bello grosso! AIUTO!!
Ho la necessità, di provare a spiegarvi cos’è la RELAZIONE tra due persone. Sono diversi giorni che penso a come farlo e mi sono venuti in mente diversi pensieri o immagini sulla densità della materia e sul peso specifico. Da giorni cerco di trovare dei collegamenti tra questi concetti perché penso che la relazione sia come uno sorta di sostanza, che si crea dall’incontro di due esseri umani, di diluita, molto molto molto diluita densità e con un peso specifico talmente leggero da non avere a disposizione un\’unità di misura per misurarlo. Certo, se penso di misurarla, osservarla e valutarla con gli strumenti con i quali si misurano gli oggetti, come la penna sopracitata, avrò certo degli impedimenti. Contemporaneamente la relazione tra due persone, se esiste, è visibilissima! A me piace dire che è percepita. E qui la mia spiegazione SI COMPLICA! Ma d’altra parte LA RELAZIONE è un oggetto complicato.
“Percepita”, per me, vuol dire che tutta una serie di organi predisposti alla percezione, che gli esseri umani hanno in dotazione, colgono una serie di informazioni quando entrano in contatto tra loro. Queste informazioni non sono solo quelle che gli esseri umani acquisiscono da fuori a dentro di sé, ma anche da dentro di sè verso fuori e di quello che produce l’incontro tra ciò che avvertiamo fuori e ciò che avvertiamo dentro. Come se una serie di mondi “interni” (il mondo dei ricordi, il mondo delle capacità, il mondo delle emozioni ecc) in comunicazione tra loro, iniziassero a mettersi in comunicazione con altrettanti mondi “interni” di altre persone e dovessero imparare e comprendere come tutto queste comunicazioni funzionano. Importante: gli organi per le comunicazioni sono tutti presenti e, in potenza, tutti attivi alla nascita! L’immagine che ho è di una fittissima rete di fili colorati e luminosi tra le persone (mi piace pensarli così perché sono più facilmente identificabili) che servono da mezzi di trasporto per le comunicazioni: da dentro a fuori, da fuori a dentro, da dentro a dento e anche da fuori a fuori.
Non so se questa precisazione ha aiutato, ma era necessaria per comprendere che cosa, questo gruppo di ricercatori ha iniziato ad osservare: qualcosa che non si tocca e non si vede anche se è visibilissima, che non si può misurare con i mezzi a disposizione per gli oggetti e infine, qualcosa che tiene in comunicazione in modo complesso le persone, come una rete fittissima di fili. Mi ripeto: secondo me, sono stati coraggiosi!!!
Fatevi aiutare dal video ….
PSICOLOGA/PSICOTERAPEUTA
dr.ssa Silvia Bianchi