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Protezione giuridica

Protezione giuridica

La protezione giuridica è l’istituto grazie al quale tutelare, con le minori limitazioni possibili, la persona priva, in tutto o in parte, di autonomia nella gestione della propria quotidianità, mediante strumenti di sostegno temporaneo o permanente.

La protezione giuridica si declina in diversi interventi:

  • INTERDIZIONE (art. 414 c. c.): tutela la persona – maggiorenne o minorenne emancipata – in condizioni di abituale infermità mentale, incapace di provvedere ai propri interessi. Il tutore, nominato dal Tribunale, agirà in sostituzione della persona interdetta nel compimento di tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione;
  • INABILITAZIONE (art. 415 c.c.): tutela la persona maggiorenne con infermità mentale o della persona che, per prodigalità o per uso abituale di sostanze alcooliche o di stupefacenti, espone sé stessa o la famiglia a gravi pregiudizi economici. Il curatore, nominato dal Tribunale, assisterà la persona inabilitata negli atti di straordinaria amministrazione, mentre quelli di ordinaria amministrazione continueranno ad essere validamente agiti dalla persona inabilitata;
  • AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO (art. 404 c. c.) è strumento di tutela della persona debole che, per effetto di una infermità o di una menomazione fisica o psichica, si trova nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi. È spesso utilizzato a tutela delle persone anziane che, benché ancora perfettamente lucide, per problemi di natura fisica, non riescono a occuparsi del proprio patrimonio. L’amministratore di sostegno viene nominato dal Tribunale attraverso un decreto che ne descrive i poteri. La persona che ne beneficia conserva la facoltà di compiere gli atti attinenti alla sua persona cosiddetti “personalissimi”. È intervento che consente notevole efficacia e flessibilità per la cura e gli interessi della persona con riguardo agli aspetti patrimoniali e anche ai suoi bisogni, alle sue esigenze e ai suoi desideri personali.

L’avvocata accompagnerà la persona o la famiglia nelle diverse fasi della procedura per ottenere la protezione giuridica più appropriata al caso specifico: scriverà gli atti, si occuperà di raccogliere la necessaria documentazione a supporto, sino alla nomina.

L’avvocata potrebbe avere bisogno di altri professionisti dello studio, come l’assistente sociale, per creare ponti di collaborazione con i servizi territoriali, per strutturare progetti di intervento che tengano conto di tutte le necessità della persona, come ad esempio una presa in carico presso il centro psico sociale per una diagnosi funzionale o l’inserimento in un centro diurno o in una cooperativa per un lavoro protetto, così come potrebbe avvalersi della collaborazione di una psicologa per supportare i membri della famiglia lungo questo percorso o sostenere alcuni membri in momenti di particolare difficoltà che potrebbero diventare ostativi nella riuscita della protezione giuridica del soggetto fragile.

COSTI: Primo incontro per una prima conoscenza costa 150€, dopo di che verrà fornito dettagliato preventivo.

Per fissare un appuntamento scrivi a:
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A chi ci rivolgiamo

BAMBINI

Chiedere un supporto a una psicologa vuol dire accogliere e prendersi cura delle difficoltà che può affrontare un bambino durante il suo percorso di crescita.

ADULTI

A 30 anni dopo i primi bilanci si comprende che non tutto si riesce a fare ma è possibile con un aiuto competente imparare ad affrontare la crisi, il malessere, la sofferenza e a trasformarli in nuove risorse per il futuro.

MONDO SCUOLA

Un ambiente in costante mutamento abitato da giovani dalle caratteristiche molto eterogenee. Intercettarne le fragilità e farsene carico può diventare un compito molto complesso, il lavorare insieme a docenti, genitori e alunni permette di trovare strategie per farvi fronte.

ADOLESCENTI

Gli adolescenti sperimentano momenti di crisi fisiologici, offrirgli uno spazio di ascolto permette di sostenerli nel processo evolutivo.

GENITORI

Una fatica nera. Non si tratta solo di rispondere ai bisogni primari ma anche essere una guida. Molto facile a dirsi, si sa, meno a farsi. Ecco perché un consulto potrebbe aiutarvi a rispondere a molte delle vostre domande.

GIOVANI

Capita, tra i 19 e i 30 anni, di avere la sensazione di non trovare la propria strada: chiedere aiuto può aiutare ad uscire dal sentirsi ‘impantanati’.

PROFESSIONISTI DELL'AIUTO

Chi ha scelto una professione d’aiuto crediamo desideri prendersi cura anche di sé, ecco perché abbiamo pensato ad interventi specifici che vogliono contribuire a migliorare il modo di stare, pensare e fare.

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