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Mindfulness eating

Mindfulness eating

A volte il rapporto che abbiamo con il cibo è particolarmente disfunzionale. Abbiamo perso la connessione intima e profonda del cibo con il nostro corpo, il nostro equilibrio e il nostro benessere. La Mindfulness è un metodo particolarmente efficace per ritrovare quell’antica saggezza, uscendo dalla logica di cibi giusti e cibi sbagliati, cibi consentiti e cibi vietati. Siamo abituati a sentirci dire COSA mangiare e cosa no, la mindfulness ci insegna COME mangiare.

Il protocollo Mindful Eating MB-EAT è stato messo a punto proprio per imparare ad alimentarsi con consapevolezza.

L’obiettivo è quello di riconnetterci con il nostro corpo, riscoprendo tutta la sua saggezza interiore nel sapersi alimentare correttamente senza imposizioni e forzature. Ritornare a essere consapevoli del nostro senso di fame o sazietà, e quindi alimentarci o smettere di farlo in base a queste sensazioni fisiche. Usare i 5 sensi per la scelta degli alimenti. Accettare le emozioni, come parte dell’esperienza umana, con minore reattività ad esse. Essere consapevoli dei nostri stati interni, dei pensieri che attraversano la nostra mente e di come questi ci condizionino anche nel nostro rapporto con il cibo. Staccare il pilota automatico e riconoscere le nostre abituali risposte al cibo. Imparare a dirigere la nostra attenzione momento per momento.

Rimanere presenti a sé stessi prestando attenzione a ciò che succede dentro e fuori di noi, in uno stato di accettazione non giudicante, essenza delle pratiche di mindfulness, si è mostrato un utile strumento da integrare ai diversi percorsi terapeutici per la cura di diversi disturbi alimentari, in particolare per l’alimentazione compulsiva e binge eating.

La mindfulness è un approccio che in particolare si integra sia con la CBT, cioè con la terapia cognitiva comportamentale, sia con la DBT ovvero la terapia dialettica comportamentale, sia con la CFT cioè la compassion focused therapy.

Chi può accedere al percorso?

Chiunque voglia imparare ad approcciarsi al cibo in modo completamente nuovo, imparando a riconnettersi al proprio corpo, a conoscerlo, a scoprire la sua saggezza.

Chi voglia provare ad aumentare le proprie capacità di concentrazione, quella di non giudicarsi, di imparare a riflettere prima di agire ed indirizzare quindi l’azione in maniera più consapevole.

In particolare, la mindfulness eating può essere utile per quelle persone che hanno provato moltissime diete, ma che non hanno trovato mai un proprio equilibrio che le facesse stare bene a tavola e con il loro corpo.

Come si articolano gli incontri?

Gli incontri possono essere individuali o di gruppo. I gruppi sono composti da un minimo di 4 ad un massimo di 6 persone.

Entrambi sono articolati in cicli da 9 incontri:

  • 50 minuti quelli individuali
  • un’ora e mezza/due quelli di gruppo.

Ci si veste comodi, in tuta o con un abbigliamento che consenta di muoversi con facilità. E si porta con sé un quadernone ad anelli con annesse cartellette morbide trasparenti a buchi per conservare il materiale del corso.

Vengono assegnati alcuni compiti da svolgere a casa e da portare all’incontro successivo.

Per fissare un appuntamento, scrivi a info@6inEQUIPE.it oppure chiama il 3495307848.

Costi: Il costo di ogni incontro individuale è di 95€.
Il costo complessivo del corso di gruppo è di 323€.
Gli incontri persi non potranno essere recuperati

Per fissare un appuntamento scrivi a:
info@6inequipe.it

A chi ci rivolgiamo

BAMBINI

Chiedere un supporto a una psicologa vuol dire accogliere e prendersi cura delle difficoltà che può affrontare un bambino durante il suo percorso di crescita.

ADULTI

A 30 anni dopo i primi bilanci si comprende che non tutto si riesce a fare ma è possibile con un aiuto competente imparare ad affrontare la crisi, il malessere, la sofferenza e a trasformarli in nuove risorse per il futuro.

MONDO SCUOLA

Un ambiente in costante mutamento abitato da giovani dalle caratteristiche molto eterogenee. Intercettarne le fragilità e farsene carico può diventare un compito molto complesso, il lavorare insieme a docenti, genitori e alunni permette di trovare strategie per farvi fronte.

ADOLESCENTI

Gli adolescenti sperimentano momenti di crisi fisiologici, offrirgli uno spazio di ascolto permette di sostenerli nel processo evolutivo.

GENITORI

Una fatica nera. Non si tratta solo di rispondere ai bisogni primari ma anche essere una guida. Molto facile a dirsi, si sa, meno a farsi. Ecco perché un consulto potrebbe aiutarvi a rispondere a molte delle vostre domande.

GIOVANI

Capita, tra i 19 e i 30 anni, di avere la sensazione di non trovare la propria strada: chiedere aiuto può aiutare ad uscire dal sentirsi ‘impantanati’.

PROFESSIONISTI DELL'AIUTO

Chi ha scelto una professione d’aiuto crediamo desideri prendersi cura anche di sé, ecco perché abbiamo pensato ad interventi specifici che vogliono contribuire a migliorare il modo di stare, pensare e fare.

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