Valutazione psicodagnostica
Valutazione psicodagnostica
La valutazione psicodiagnostica può essere effettuata sia con i bambini , che con gli adolescenti , che con i giovani che con gli adulti .
Per i bambini e per gli adolescenti , la valutazione piscodiagnostica prevede da 4 a 6 incontri che vengono calibrati sulla base di un primo colloquio svolto con gli adulti.
Nel primo colloquio ricostruiamo insieme la storia di vostro figlio o vostra figlia, le relazioni che questi ha costruito con voi, adulti di riferimento e il cosiddetto clima familiare, perché ci sia più chiaro il tipo di contesto emotivo in cui il bambino vive.
Il primo incontro con il o la professionista, infatti, avviene sempre con entrambi i genitori o con gli adulti di riferimento: serve per raccogliere la storia del bambino o della bambina per cui si chiede supporto.
Vi accogliamo insieme anche in caso di separazione, se la relazione fra voi lo permette. Tuttavia, in presenza di un conflitto marcato che potrebbe inficiare la raccolta delle informazioni, vi incontriamo separatamente.
Solo in un secondo momento lavoriamo con lui, o con lei: attraverso attività calibrate in base all’età – disegno, gioco, lettura o colloquio – acquisiamo informazioni con le quali scegliamo i test più appropriati da proporre per ottenere tutte le informazioni che servono.
Negli ultimi incontri, torniamo a parlare con voi adulti, per raccontarvi ciò che è emerso dal lavoro condotto con vostro figlio o figlia e per eventualmente suggerirvi i prossimi passi.
Per gli adulti e i giovani la valutazione psicodiagnostica permette di comprendere il paziente, e di ottenere informazioni sul tipo di problema che questi sta affrontando e sulla sua gravità.
La valutazione psicodiagnostica per adulti prevede indicativamente da 4 a 6 incontri.
Lo scopo della valutazione psicodiagnostica è riconoscere i sintomi e, di conseguenza, il problema, e comprendere la persona nel suo funzionamento emotivo e cognitivo.
In un contesto clinico la diagnosi indirizza verso la proposta di un progetto terapeutico.
La persona, approfondendo la conoscenza delle proprie caratteristiche personali, relazionali e contestuali, riesce infine a prendere autonomamente delle decisioni in base ai propri bisogni e aspirazioni.
La valutazione psicodiagnostica si avvale di due strumenti metodologici: il colloquio psicologico e i test psicologici.
Durante il colloquio il o la professionista individua i fattori intrapsichici, relazionali, familiari e biologici che possono aver causato il disturbo. I test psicologici integrano le informazioni ricavate durante il colloquio e consentono di ottenere una conferma delle osservazioni cliniche in tempi brevi.
I test per la valutazione psicodiagnostica per adulti e per giovani sono:
– valutazione del livello di funzionamento cognitivo (WAIS)
– questionari autosomministrati (MMPI)
– test neuropsicologici
– test proiettivi e tematici (RORSCHACH, TAT, BLACKY PICTURES, ecc)
– genogramma familiare (GF somministrato a volte all’interno dei primi due colloqui).
DURATA E COSTI: La durata del percorso varia in base alla complessità e alla necessità di approfondimenti specifici.
Il costo del primo colloquio è 95€, nel quale verrà fornito preventivo dettagliato.
Per fissare un appuntamento scrivi a:
info@6inequipe.it
A chi ci rivolgiamo
BAMBINI
Chiedere un supporto a una psicologa vuol dire accogliere e prendersi cura delle difficoltà che può affrontare un bambino durante il suo percorso di crescita.
ADULTI
A 30 anni dopo i primi bilanci si comprende che non tutto si riesce a fare ma è possibile con un aiuto competente imparare ad affrontare la crisi, il malessere, la sofferenza e a trasformarli in nuove risorse per il futuro.
MONDO SCUOLA
Un ambiente in costante mutamento abitato da giovani dalle caratteristiche molto eterogenee. Intercettarne le fragilità e farsene carico può diventare un compito molto complesso, il lavorare insieme a docenti, genitori e alunni permette di trovare strategie per farvi fronte.
ADOLESCENTI
Gli adolescenti sperimentano momenti di crisi fisiologici, offrirgli uno spazio di ascolto permette di sostenerli nel processo evolutivo.
GENITORI
Una fatica nera. Non si tratta solo di rispondere ai bisogni primari ma anche essere una guida. Molto facile a dirsi, si sa, meno a farsi. Ecco perché un consulto potrebbe aiutarvi a rispondere a molte delle vostre domande.
GIOVANI
Capita, tra i 19 e i 30 anni, di avere la sensazione di non trovare la propria strada: chiedere aiuto può aiutare ad uscire dal sentirsi ‘impantanati’.
PROFESSIONISTI DELL'AIUTO
Chi ha scelto una professione d’aiuto crediamo desideri prendersi cura anche di sé, ecco perché abbiamo pensato ad interventi specifici che vogliono contribuire a migliorare il modo di stare, pensare e fare.